Quest’anno è iniziato veramente bene, è successo tutto naturalmente concentrandomi soltanto su ciò che volevo fare e avendo una visione chiara, un’immagine limpida, di quello che volevo presente nella mia vita. Step by step ho creato il mio lavoro ideale e la conseguenza è stata la mia piena realizzazione personale. Ho compreso che la vita è fatta di piccoli momenti di perfezione che mi guidano verso un futuro in continua espansione. Tutto questo è avvenuto filtrando il mondo da quello che è presente, e non da ciò che manca e muovendomi in direzione della mia vita ideale, dove le cose che mancano le vedo come cose che posso andare a prendere. Tanto più siamo guidati da ansia di perfezione o prestazione, ansia di accumulare informazioni per essere perfetti prima di muovere un passo verso ciò che desideriamo tanto più ci esponiamo al fallimento.
Noi preferiamo rimanere ancorati alle nostre sicurezze e anziché andare a prendere quello che vogliamo, accampiamo delle scuse. Ancorati nelle nostre gabbie, opponiamo resistenza, sabotatori di noi stessi. Vogliamo stare nel nostro quadrato, nella nostra sicurezza, qui sopravviviamo. Il bisogno di prevedibilità ostacola il cambiamento e non permette di andare verso il benessere ed una qualità di vita più alta. Preferiamo sacrificare la Ferrari che è in noi, tramutandola in un trattore che si porta dietro un rimorchio, piuttosto che andare verso il nuovo che spaventa.
Accampiamo delle resistenze, diciamo io vorrei ma… non posso, non è colpa mia se sono nato in questa città, non è colpa mia se ho questa storia passata, se non ho un lavoro che mi gratifica, se non ho una relazione soddisfacente, se non sono in forma fisica, se non sono capace di accontentarmi se prendo meno di 30 ad un esame, se non ho abbastanza soldi, se non posso permettermi questa vacanza, se non posso andare all’estero perché ho paura di volare, inventiamo qualunque cosa per legarci mani e piedi. Attacchiamo forte valore emotivo al nostro agire. Tutte le volte che ci lamentiamo, ci giustifichiamo o ci concentriamo su ciò che manca per fare le cose si apre un loop infinito. Non se ne esce più.
Siamo intelligenti, sensibili, competenti, bravi, abbiamo le capacità e portiamo l’attenzione sul pezzo mancante. La paura che manca qualcosa ci blocca, mentre la maggior parte delle situazioni le risolviamo strada facendo, quando iniziamo ad agire. Concentriamoci sulle risorse e non sul problema, consapevoli che soltanto nell’esperienza stessa, sperimentando, possiamo trovare quello di cui abbiamo bisogno per creare, realizzare, avere, la vita che vogliamo. Pensiamo a come stare, come essere nel momento presente e da lì si possono aprire nuove prospettive. Quello che facciamo oggi darà lo spazio a quello che faremo domani. Non c’è condizione nella vita da cui non possiamo tirarci fuori, non lasciamoci definire e limitare dalle circostanze, ma determiniamole noi.
Il cervello è teleologico, cioè tende a realizzare ciò di cui ha la rappresentazione più nitida anche se negativa. Perciò la rappresentazione nitida, anche sotto l’aspetto sensoriale, di quello che volevo presente nella mia vita, ha determinato il suo raggiungimento. Quando si verifica un perfetto allineamento tra chi siamo, ciò che vogliamo e ciò che facciamo si massimizzano le possibilità di successo.
Il coaching è uno strumento molto efficace che sviluppa le potenzialità umane, permette alle persone di generare risultati, di funzionare meglio, professione difficilissima, saper far coaching non è una cosa banale richiede sensibilità, esperienza e tecnica. Porta le persone ad ottenere risultati che prima non avevano, nella vita personale o professionale, nella propria area di expertise, nel settore di special skill, dove sono già brave. Permette di far vedere al coachee quello che ancora non ha visto del proprio mondo.
Il coach è il professionista che allena il suo coachee ad affermarsi ed a generare performance, e voglio spiegare cosa intendo, significa essere soddisfatti, vivere la vita che si desidera senza condizionamenti, avere la relazione che si vuole, svolgere il lavoro che si è nati per fare, provando benessere e gratificazione perché perfettamente allineati e centrati. Non intendo per performance fare tutto al massimo, convinzione base che guida la nostra società. È giusto provare appagamento, pienezza, gusto nel raggiungere i risultati senza però dipendere a livello di identità, di amore per sé, dalla nostra prestazione, da come ci guardano gli altri, questa è una cultura insopportabile, intollerabile, disumana.
È necessario superare i condizionamenti, smettendo di dirci all’interno che non valiamo, se non ci applaudono, se non ci dicono che siamo bravi, che siamo grandi. Ci distruggiamo di lavoro, in una monotona ripetitiva attività, sempre in giro, e come gli scoiattoli nella ruota stiamo lì a correre per ottenere di più, raggiungere nuovi traguardi, acquisire il doppio dei clienti, diventare il numero uno nel nostro campo, quadruplicare quello che otteniamo in un’ora, guadagnare il triplo, pensando che staremo bene, perché di successo, ammirati dagli altri, oggetto di attenzione e di interesse, ma poi cosa succede? Che non ci basta mai…pensiamo non è abbastanza, e quindi corriamo, continuiamo a correre, corriamo in una ruota.
A volte capita che, invece, ci fermiamo, usciamo fuori dalla nostra gabbia e vediamo la bellezza di un frutto su di un albero ed il piacere di coglierlo e assaporalo, l’incanto di un tramonto o di guardare il mare e sentiamo benessere. Fermiamoci un attimo e ricordiamo i “momenti perfetti” della nostra vita, quelli veramente meravigliosi, non sono forse i momenti in cui siamo stati presenti? C’entrano poco i risultati, e sapete come viene detto questo tempo? Tempo perso, sprecato, perché non rende, non produce, invece, apporta benessere, contatto con noi stessi, dà origine alle cose di cui abbiamo veramente bisogno, produce bellezza, armonia, libertà, il sentire, il VIVERE PIENAMENTE.
Se vuoi iniziare un percorso di Coaching one to one, contattami, prenota la tua prima consulenza gratuita on line, ora è il momento giusto!
Se, invece, vuoi iscriverti alla scuola per Coach ReSonance, la migliore scuola esistente oggi sul territorio nazionale o anche se vuoi più informazioni sui corsi di Coaching ReSonance clicca sul link qui sotto:
(www.simonepacchiele.com/?ref=2)
A presto!
Olga Frassetti
© Riproduzione riservata
11 commenti
MOLTO BELLO!!! È PERFETTO!! Siamo sulla stessa lunghezza d’onda!! Pubblico questa poesia, scoperta oggi, che si collega alla parte finale dell’articolo ed all’immagine di ‘Amore e Psiche’.
Amore, ti offro
Il mio desiderio di verità
di bellezza
di armonia
ti offro il mio cammino
ti offro le piccole gemme
della miniera del mio cuore
sorrisi
danze felici
risvegli incantati –
Amore
ti offro la mia libertà
Grazie Elena, questa poesia è meravigliosa, veramente bella, esprime quello che intendo per vivere pienamente, nella verità, nella bellezza, nell’armonia, nel rispetto, nella libertà, ognuno nel proprio cammino unico e irripetibile!! Buona domenica! Un caro saluto e un abbraccio, e soprattutto grazie per aver condiviso questo pensiero con i lettori del blog!! Continua a seguirmi! A presto!!!! :))
Cara Elena, aggiungo che non a caso ho scelto come immagine l’opera del Canova “Amore e Psiche stanti”, effigiati come due adolescenti, il dio con il braccio delicatamente appoggiato sulla spalla della fanciulla, mentre lei gli depone dolcemente nella mano una farfalla, simbolo della purezza della propria anima. È proprio nell’anima, nel nostro profondo che risiede la verità, la nostra saggezza, che ci guida e conduce. Un saluto
Condivido il tuo articolo, man mano che interagiamo nella nostra vita non solo risolviamo le situazioni ma ci miglioriamo,
avendo una visione più chiara del nostro futuro.
Grazie Olga perché sei sempre una risorsa.
Un caro saluto.
È proprio così, Antonella, la maggior parte delle informazioni le troviamo strada facendo, ed avere una visione chiara, iconica, di come ci vediamo nel futuro è già mettersi nella direzione giusta affinché una cosa bella avvenga. Aggiungo, le decisioni efficaci le prendiamo in quei tanti momenti di perfezione che sperimentiamo nella nostra giornata in cui tutto fila liscio, quando ci sentiamo al meglio, quando non ci serve nulla, concentriamoci su quei momenti, e prendiamo le nostre decisioni, sono quelli che ci portano ad avere un po’ di più. Un abbraccio. Continua a seguirmi. A presto!
Grazie Olga per il tuo meraviglioso scritto! Sono pienamente d’ accordo in tutto ciò che dici. Ogni giorno, secondo me, quando apriamo gli occhi dobbiamo provare a sentire la forza della vita. Qualunque cosa dobbiamo affrontare nella giornata possiamo farlo perché siamo vivi. Se cominciassimo a modificare la percezione della nostra realtà vedremo cambiare noi stessi, le nostre relazioni, la nostra vita. E allora si, avremo la consapevolezza che la felicità sono piccoli attimi ma uno in fila all’altro fino a comporre giorni straordinari.
Complimenti ancora ! Ti abbraccio! Grazie!
Cara Anna, grazie a te per essere qui!! Godiamoci le tante sensazioni positive che derivano dal piacere della vita, concentriamoci sulle nostre potenzialità personali e nell’usarle attimo per attimo, ampliando la nostra prospettiva, vivremo in pienezza Un abbraccio grande!!! :)))
Carissima Olga,grazie perché questo tuo articolo così pieno dell’esperienza che stai vivendo e soprattutto la chiacchierata con te ieri hanno acceso in me una carica nuova, per smettere di procrastinare l’inizio della vita che vorremmo e cominciare a sperimentare ciò verso cui siamo spinti. In maniera semplice, piccola e pratica! Ed una determinazione netta, che quasi mi fa paura, a focalizzare le energie in un’unica direzione, quella al momento più importante! Poi magari cambia, ma l’esperienza della focalizzazione resta! E veramente la nostra direzione ci chiama! Grazie del tuo esempio semplice e lucente! Un abbraccio
Carissima Giovanna,
grazie per la tua testimonianza, che arriva proprio al momento giusto!!
Sto organizzando la mia vacanza estiva ed ero al telefono con un consulente di una società di charter e l’immagine chiara e nitida dell’esperienza che voglio vivere, completa di tutte le sensazioni, di quello che vedrò, di quello che assaporerò, delle attività che svolgerò, di come userò il mio corpo, di chi sarà presente, di quello che proverò sulla mia pelle, rende già presente ciò che dovrà avvenire.
Il nostro futuro deve essere sensorialmente basato. Avere una immagine chiara, limpida, iconica, dettagliata dell’esperienza che vogliamo vivere facilita il suo raggiungimento e ci muove naturalmente verso quello che vogliamo conseguire. Il cervello funziona per direzione (verso il piacere e lontano dal dolore). Una rappresentazione visiva, auditiva, cinestesica, olfattiva e gustativa che mi provoca piacere grande, in linea con i miei valori, con il mio significato, seguita da un analisi costi-benefici, mi predisporrà all’azione verso un effetto che avrà una certa probabilità di verificarsi. Se continuiamo a vederci come siamo oggi è perché non siamo ancora riusciti a rappresentarci il nostro futuro diversamente.
Esploriamo la sensorialità, il cervello tende a realizzare ciò di cui ha la rappresentazione più nitida.
Bandler e Grinder dicono “Vuoi vivere nel benessere? Vivi nella multisensorialità”. Rappresentiamoci il nostro futuro multisensorialmente. Direzioniamoci verso ciò che vogliamo vedere, ascoltare, sentire, gustare, odorare e l’effetto e la conseguenza sarà la sua realizzazione.
Grazie per essere qui!! Il tuo feedback è fondamentale! Un abbraccio forte. Ti aspetto! A presto!
GRAZIE CARA OLGA …SEI SEMPRE UNA PERSONA SPECIALE CON QUESTI ARTICOLI MOLTO, MA MOLTO INTERESSANTI, MA SOPRATTUTTO PER I CONSIGLI COSTRUTTIVI CHE MI DAI SEMPRE TELEFONICAMENTE E VIA SKYPE, SONO RIUSCITA A RAGGIUNGERE UN EQUILIBRIO CHE PURTROPPO AVEVO PERSO STRADA FACENDO DA MOLTO TEMPO. HAI PERFETTAMENTE RAGIONE GUARDARE SEMPRE AVANTI E PENSARE LA VITA E PRINCIPALMENTE GUARDARE LA REALTA’ CHE PURTROPPO NON E’ COSI’ FACILE. NON MI STANCO DI RIPETERE CHE SEI UNICA E’ MERAVIGLIOSA CONTINUA SEMPRE COSI’ SARAI APPREZZATA PER TUTTI I VALORI CHE HAI…..GRAZIE DI TUTTO!!!!!!!!!!
Cara Cetty, grazie per la tua testimonianza!!
Quando esprimi questo pensiero: “guardare la realtà che purtroppo non è così facile” significa che ti stai concentrando sul problema, su qualcosa che manca… ma se ti concentri su quello che manca non avrai mai la completezza.
Il coaching fatto bene non lavora sui problemi.
La vita perfetta non esiste è vero, però ci sono momenti, che sperimenti durante la giornata, quando ti senti al meglio, questi sono momenti di perfezione, a sua volta migliorabili e perfettibili, concentrati su quei tanti momenti di perfezione che sperimenti nella tua vita. Filtra il mondo da quello che è presente, e inizia a muoverti in direzione della tua vita ideale, dove le cose che vuoi le vedi come cose che puoi andare a prendere.
Il percorso di coaching ti permetterà di accedere alla tua posizione di default, di centratura e allineamento, quella in cui non percepisci mancanze e di costruire una struttura che ti consente di muoverti ed agire nella tua direzione, abbandonando tutto quello che non ti serve.
Un abbraccio! Ti aspetto!